Echea by Kristine Kathryn Rusch

autore:Kristine Kathryn Rusch [Rusch, Kristine Kathryn]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: sf
ISBN: 9788867753864
Amazon: B00LIEWWTY
editore: Delos Digital
pubblicato: 2014-07-08T00:00:00+00:00

15

– Dannazione – disse mio marito. Eravamo seduti in camera da letto. Mancava mezz’ora alla cena e gli avevo appena riferito della situazione di Echea. – L’avvocato avrebbe dovuto controllare.

– Il dottor Caro ha detto che si sta appena cominciando a prendere coscienza del problema qui sulla Terra.

– Il dottor Caro. – Si alzò. – Il dottor Caro si sbaglia.

Lo guardai accigliata. Era raro vederlo tanto agitato.

– Non è una tecnologia sviluppata sulla Luna – disse. – È terrestre, si chiama rete preneurale. Soggetta a divieto internazionale dal ‘24. I dispositivi sono spariti dalla circolazione quando la connessione si è diffusa. Ha ragione a dire che sono incompatibili.

Sentii i muscoli delle spalle tendersi. Mi chiesi quanto sapesse mio marito di quella tecnologia e se fosse opportuno indagare. Non discutevamo mai del lavoro dell’altro.

– Mi sarei aspettata che il dottor Caro fosse a conoscenza di questa faccenda – una frase buttata lì.

– Lui si occupa di tecnologia attuale, non di storia della tecnologia – rispose mio marito in tono distratto. Si sedette. – Che casino.

– Le cose stanno così – dissi piano. – Abbiamo una bambina di cui occuparci.

– Una bambina difettosa.

– È stata usata. – Fui colta da un tremito. Avevo tenuto Echea stretta a me per tutto il viaggio di ritorno e lei me lo aveva permesso. Mi tornarono in mente le parole di Roland, quanto preziosa fosse l’opportunità che Echea mi dava di abbracciarla, ora che sapevo quanto fosse difficile per lei aprirsi. Ogni contatto era una vittoria, ogni dimostrazione di fiducia un trionfo. – Prova a pensarci. Prova a immaginare di usare qualcosa che si armonizza con i tuoi desideri più elementari e li piega a scopi diversi da…

– Non farlo – disse.

– Cosa?

– Non cercare di dare un tocco romantico a tutto questo. Quella bambina è difettosa. Non dovremmo essere noi ad occuparcene.

– Non è una cosa – replicai. – È un essere umano.

– Quanto denaro abbiamo dovuto spendere in terapie di potenziamento prenatale per correggere il Q.I. sotto la norma di Anne? Quanto avremmo speso se le altre bambine avessero avuto problemi simili?

– Non è la stessa cosa – replicai.

– Non lo è? – fece lui. – Questo mondo ci offre delle garanzie. La sicurezza di avere figli eccellenti dotati dei migliori vantaggi. Se avessi voluto correre dei rischi con le vite delle mie figlie…

– Cosa avresti fatto? – scattai io. – Saresti andato sulla Luna?

Mi fissò come se nemmeno mi conoscesse. – Il tuo adorato dottor Caro cosa ti suggerisce di fare?

– Di lasciare in pace Echea – risposi.

Mio marito sbuffò. – Così resterà disconnessa e incapace di essere indipendente per il resto della sua vita. Un peso per le bambine e un colabrodo per le nostre finanze. Oh, ma Ronald Caro sarebbe contento.

– Non vuole che perda la sua personalità – dissi. – Vuole che resti Echea.

Mio maritò mi fissò per un momento e la sua rabbia sembrò scivolare via. Era bianco in viso. Allungò il braccio per toccarmi, ma ritrasse la mano. Per un istante credetti di vedere i suoi occhi riempirsi di lacrime.

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